Chi sono

Dott.ssa Maria Rosaria Mancuso

Psicoterapeuta gruppoanalista

psicoterapeuta cremona

Siamo come isole nel mare, separate in superficie, ma collegate nel profondo.

(William James)

Sono la Dott.ssa Maria Rosaria Mancuso, psicologa e psicoterapeuta gruppoanalista.

Il mio incontro con la psicologia ha inizio nella facoltà “La Sapienza di Roma” dove conseguo la laurea nel 2006.

In preparazione all’esame di Stato per l’abilitazione alla professione ho svolto un tirocinio di un anno presso un centro clinico specializzato in disturbi della sfera sessuale ed affettiva. Ho così avuto modo di approcciare nel mondo “reale” della clinica, ma soprattutto di conoscere colleghi con diversi e differenti approcci teorici e tecnici.

E se è vero che “da cosa nasce cosa” è grazie a questa pluralità di incontri che ho avuto il primo contatto con il complesso mondo dei “gruppi”, che segnerà in modo permanente il mio cammino professionale, partecipando ad un “gruppo esperienziale” per giovani psicologi che si stavano avviando alla professione.

Capire in quale direzione proseguire non è stato per nulla facile. Ho quindi deciso di prendere un anno “sabbatico” e partecipare al bando promosso per il Servizio Civile presso l’Associazione Nazionale del Telefono Rosa di Roma. Un’esperienza significativa dal punto di vista umano e professionale che si è consolidata ricoprendo il ruolo di psicologa volontaria, svolgendo colloqui individuali con le donne vittima di violenza di genere e gruppi di sostegno psicologico.

Intanto maturava il desiderio di approfondire la formazione: da qui l’iscrizione alla ITER, scuola quadriennale in psicoterapia gruppoanalitica riconosciuta dal MIUR e grazie alla quale mi sono abilitata all’esercizio della pratica psicoterapeutica, individuale e di gruppo.

È grazie al modello teorico clinico della gruppoanalisi che quegli interessi inizialmente contrapposti, tra mondo analitico individuale e gruppale, hanno trovato un punto di integrazione: la singola persona, infatti, non è più considerata come se fosse un’isola, separata dalle altre, ma legata l’una all’altra nel profondo. Ognuno, infatti, è portatore di “gruppi interni”, è un punto nodale di una rete in cui ciascun nodo è legato all’altro da fili invisibili e inconsci.

Che si lavori individualmente o in un setting di gruppo, dunque, l’obiettivo è comunque quello di andare alla ricerca dei legami più nascosti e profondi che collegano queste “isole”. La terapia consiste proprio nell’ “attraversare” quel mare, nell’andare alla (ri-)scoperta di quelle parti di noi più o meno conosciute; un viaggio “che ci attraversa”, che può portare cambiamenti (come cambia il mare), può essere costellato di correnti, tempeste ma fatto anche di porti sicuri e acque tranquille. Un viaggio in cui non si è da soli ma insieme al terapeuta (o al gruppo) che non sostituisce ma sostiene, non guida ma accompagna.

Sempre presso la stessa scuola, nei primi due anni ho conseguito un diploma di psicodiagnosta, acquisendo competenze preziose nella somministrazione di alcuni test, utili per una qualificata e mirata diagnosi. D’altra parte, per intraprendere un viaggio è sempre importante partire dalle proprie risorse e dagli strumenti che si hanno a disposizione. Ecco perché è importante individuarli con chiarezza, anche, qualora fosse necessario, attraverso l’uso di reattivi diagnostici.

Sempre durante gli anni di specializzazione ho avuto occasione di svolgere diverse ore di tirocinio pratico:

  • in un reparto di gastroenterologia dell’Ospedale “Cristo Re” di Roma dove ho acquisito preziose conoscenze in materia di problematiche psicosomatiche,
  • presso il reparto di ginecologia dello stesso ospedale, affiancando e seguendo i corsi di preparazione al parto dove particolare attenzione era rivolta al “training autogeno
  • presso il servizio di Psicologia dell’Ospedale di Cremona, dove ho svolto attività clinica individuale e psicodiagnostica. A quest’ultimo periodo di tirocinio, inoltre, è seguito un altro anno come psicologa volontaria.

Ho concluso la scuola di specializzazione scrivendo una tesi che mettesse insieme le esperienze maturate fino a quel momento e offrisse nuovi spunti di riflessione: mi sono occupata ancora una volta di violenza di genere, ma aprendo una riflessione su come questa possa essere considerata non un problema “solo” della donna, ma più estesamente un’espressione di un modo di intendere il genere maschile e femminile, che come tale riguarda entrambi i sessi. Da qui la possibilità di pensare non solo ad un lavoro con la donna, ma anche con la parte maschile e in generale alla relazione nel suo complesso, in quanto disfunzionale.

Le competenze acquisite le ho messe a disposizione del lavoro clinico, al quale rivolgo gran parte della mia attività, occupandomi di problematiche di vario genere e grado (ansia, depressione, attacchi di panico, paure e fobie, difficoltà ad accettare il cambiamento, problemi di coppia, della sfera sessuale…)  che riguardano la persona dalla prima età adulta alla sua maturità.

Ho svolto anche diversi progetti nelle scuole superiori, proponendo lavori sul tema degli stereotipi di genere e finalizzati alla sensibilizzazione al tema delle differenze di genere.

Sono docente in corsi di formazione, mi occupo prevalentemente di lavoro di gruppo e comunicazione.

Tutt’ora vivo a Cremona e svolgo la professione privata presso lo studio Medicenter in via Giuseppina n. 21.

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